Tatuaggi e . . .

Il mondo dei tatuaggi è molto ampio e vario. Oggi come oggi è davvero molto difficile trovare qualcuno che non ne ha almeno uno.

Tatuaggi e la storia

Il tatuaggio ha una storia e una tradizione antichissima. Anche se oggi viene fatto soltanto per motivi estetici, in passato assumeva scopi diversi e importanti. Chi si tatuava lo faceva per indicare la propria identità, la propria cultura o religione o per rappresentare il rito di passaggio all’età adulta.

Testimonianze dei tatuaggi le abbiamo già nell’antico Egitto e nell’Antica Roma.

A Roma inizialmente i tatuaggi erano vietati, venivano infatti utilizzati esclusivamente per marchiare gli schiavi e i criminali. Soltanto quando i legionari vennero a contatto con i popoli britannici, che avevano usanza di tatuarsi il corpo, cominciarono anche loro a disegnarsi simboli distintivi sulla propria pelle. Successivamente, con il diffondersi del cristianesimo, anche molti cristiani cominciarono a tatuarsi il corpo con simboli legati alla religione, finché non fu loro proibito dall’imperatore Costantino.

In epoca medievale molte furono le bolle papali che vietavano questa pratica. Ma il tatuaggio era comunque diffuso nella clandestinità. Solo più tardi i cristiani, soprattutto i crociati, cominciarono a tatuarsi la croce, simbolo della loro fede, così in caso di morte violenta potevano ricevere una degna sepoltura.

Nuova diffusione dei tatuaggi la si ebbe quando i popoli occidentali entrarono a contatto con le culture oceaniche. Tra questi popoli era diffusa l’usanza di tatuarsi a scopi culturali.

Negli anni ’20 del Novecento le persone che si tatuavano erano soltanto criminali, veterani e minoranze etniche.

A partire dagli anni’70 e ’80 i tatuaggi venivano utilizzati soltanto come gesto provocatorio e come segno di rivolta. A tatuarsi erano soprattutto punk, bikers e hippie.

Tatuaggi e le tecniche

Samuel O’Reilly  nel 1891 inventa la prima macchinetta elettrica per tatuaggi. Fu un’importante svolta che permise la realizzazione di tatuaggi in modo più igienico e in tempi più ristretti. Questo tipo di macchinetta, ancora in uso, si compone di tre elementi base: un ago che viene regolarmente sterilizzato, un motore interno che permette il funzionamento del macchinario e un pedale che regola il movimento dell’ago.

L’inchiostro viene introdotto nello strato più profondo della pelle grazie agli aghi che penetrano la cute dalle 50 alle 3 mila volte al minuto.

Tatuaggi e le tipologie

Due principali tipologie di tatuaggi sono:

  • all’Henné, che è un tipo di colorante non permanente realizzato con una polvere ricavata dalle foglie di henna.
  • ad Ago, in questo caso l’inchiostro penetra negli strati di pelle, la colorazione è permanente.

Tatuaggi e gli stili

Gli stili possono essere molteplici:

  • Tribali – tatuaggi che riprendono i modelli delle popolazioni indigene della Polinesia. Questo stile viene impiegato per la realizzazione di animali o modelli astratti molto particolari.
  • Orientale – si caratterizza per il disegno di elementi tipici della tradizione Orientale come carpe Koi, samurai e draghi.
  • Old School – è uno stile che si basa su colori molto accesi e linee semplici.
  • Lettering – che si caratterizza per la presenza di frasi e caratteri che possono essere abbelliti anche da disegni.
  • Biomeccanico – caratterizzato dalla fusione di parti del corpo umano con elementi metallici.

Tatuaggi e i rischi

Nel momento in cui si decide di effettuare un tatuaggio permanente è necessario conoscere i rischi a cui si va incontro. Alcuni di essi sono:

  • Reazioni allergiche.
  • Infezioni – in particolare se le attrezzature utilizzate non sono perfettamente sterilizzate. Si potrebbero contrarre malattie come l’epatite, il tetano o l’HIV.
  • Granuloma – ossia dei noduli sottopelle provocati da una reazione immunitaria.

Tatuaggi e il dolore

Il dolore durante la realizzazione di un tatuaggio è estremamente soggettivo, varia da persona a persona e in base alla zona prescelta. Alcune zone essendo ricche di terminazioni nervose provocano molto più dolore rispetto ad altre. Le parti più sensibili sono i piedi, le ascelle, l’inguine, il costato e le caviglie. Mentre risultano meno dolorose le zone quali scapole, addominali e bicipiti.

Tatuaggi e le cure

Appena effettuato il tatuaggio, la cute arrossata deve essere trattata con prodotti specifici affinché guarisca nel modo giusto. La zona deve essere pulita e asciugata con estrema cura, va applicata più volte al giorno una crema idratante che non permetti alla pelle di seccarsi e disidratarsi.

È inoltre importantissimo tenere il tattoo al riparo dai raggi solari ed evitare di togliere le croste appena cominciano a comparire.

Tatuaggi e la rimozione

Nella maggior parte dei casi, i tatuaggi vengono effettuati quando si è troppo giovani per capire che con quel tipo di tattoo ci si dovrà convivere per tutta la vita. Questo causa naturalmente dei pentimenti e, soprattutto in età matura, la volontà di rimuoverlo.

Ma per cancellare un tatuaggio i costi sono elevati e i tempi sono estremamente lunghi.

Non è sempre stato possibile cancellare il tatuaggio, oggi è fattibile grazie all’utilizzo del laser, in particolare il Q-Switch, che permette la rimozione di qualsiasi tipo di tattoo, anche quelli estremamente grandi e colorati.

Tatuaggi e la loro copertura

Con il passare degli anni i tatuaggi potrebbero non piacere più per vari motivi. In questo caso si hanno due strade: o si effettua la rimozione attraverso il laser, una pratica però molto dispendiosa di tempo e di denaro, oppure si utilizzano i cosmetici come fondotinta estremamente coprenti. In quest’ultimo caso è stata introdotta una linea di fondotinta particolarmente efficienti: la nota linea Vichy Dermablend.

La linea si compone di fondotinta sia fluido che compatto ad alta tenuta che eliminano ogni imperfezione coprendo anche il più grande e colorato dei tatuaggi.

Sia il compatto che il fluido hanno una durata pari a 16 ore, sono resistenti all’acqua e al sudore.

Noto è lo spot che reclamizza la linea, dove make up artist Vichy testano l’efficacia del prodotto su Ricky Genest, meglio conosciuto come Zombie Boy, un uomo con il corpo interamente ricoperto di tatuaggi. Dallo spot pubblicitario emerge la grande efficacia dei prodotti dermableid.

Tatuaggi e le cicatrici

Molti si tatuano parti del corpo al fine di coprire brutte cicatrici che magari ricordano incidenti, ustioni o operazioni chirurgiche. È un bene coprire le cicatrici con dei tatuaggi? In realtà se la cicatrice è ormai secca, effettuare un tatuaggio per coprirla non è affatto dannoso. Gli unici problemi che potrebbero sussistere sono solo di natura tecnica. Coprire una cicatrice con un tatuaggio non è sempre molto facile, soprattutto se il difetto cutaneo è in rilievo. In questo caso l’abilità del tatuatore è essenziale.

Anche nella scelta dei colori bisogna considerare attentamente quali attecchiscano bene sulla zona lesa.

Una valida alternativa per migliorare l’aspetto delle cicatrici è l’utilizzo di prodotti specifici come Mederma Gel Cicatrici. È un gel topico che assottiglia le cicatrici rendendole più elastiche, contrasta gli arrossamenti e facilità il processo di guarigione della cute.

 

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Autore dell'articolo: Federica Apera

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Laureata in Valorizzazione dei Beni Culturali, adora la storia e l' arte, amante dei viaggi e della lettura.