La chirurgia estetica del volto

La chirurgia estetica del volto: quali sono le principali tecniche chirurgiche e non, in grado di agire con successo nei vari distretti del viso?

Dividiamo, allora, il nostro volto in sezioni: fronte, occhi, guance e zigomi, bocca, mento e collo.

FRONTE: l’arrivo del botulino è stata una vera rivoluzione per questo distretto del viso, le motivazioni sono nella semplicità del trattamento (che non deve prescindere, però, dall’alta qualificazione del medico che lo esegue), nella reversibilità, nella sicurezza di un farmaco che ha alle sue spalle un impiego clinico di milioni di fiale nel mondo in oltre dieci anni di utilizzo. Il risultato estetico, pregevole e naturale, che si ottiene con la tossina botulinica, può essere, poi, perfezionato da un uso sapiente di filler a base di acido ialuronico, totalmente riassorbibili, che permettono di ridare tono a un’arcata sopracciliare invecchiata, mediante l’impiego di sottilissime micro-cannule.

OCCHI: i principali inestetismi che affliggono questa regione sono solitamente la palpebra cadente e le borse peri-oculari, accumuli di grasso che generano un aspetto stanco ed invecchiato. Gli interventi di blefaroplastica oggi vengono effettuati in ambulatori e consentono una ripresa molto rapida delle proprie attività, se eseguiti da mani esperte, dona un grande miglioramento della propria immagine, senza cicatrici visibili. Per eliminare invece le famose “zampe di gallina” ci sono diverse alternative quali la tossina botulinica, i filler e i laser frazionati.

GUANCE E ZIGOMI: per chi ha una scarsa proiezione dell’arcata zigomatica che determina molto spesso lineamenti poco definiti, vi sono diverse tecniche che vengono in soccorso. Si va dai filler volumetrici, al lipofilling (impianto del proprio grasso dopo un opportuno prelievo da una zona di deposito mediante aspirazione), fino all’inserimento di protesi in silicone. Le guance, invece, possono presentare rilassamento cutaneo, la perdita di volume e la comparsa di fini rugosità. Per questo distretto si può ricorrere alla sinergia tra laser frazionati e radiofrequenza Thermage: il primo agisce sul piano cutaneo più superficiale, il secondo svolge la sua azione nel derma, innescando la produzione di nuovo collagene e fibre elastiche.

BOCCA: le labbra possono perdere tono e definizione, al di sopra del labbro superiore compaiono numerose rughe sottilissime. Anche qui l’impiego dei filler a base di acido ialuronico, combinato con i laser frazionati è in grado di restituire un aspetto più fresco e tonico.

MENTO E COLLO: è la regione dove maggiormente dà segno di sè la forza di gravità.  Qui trova largo impiego l’uso della radiofrequenza Thermage, di riconosciuta validità ormai da molti anni a livello scientifico internazionale che, con una sola seduta, assolutamente indolore, riassesterà i tessuti per qualche anno. Per mantenere , poi, più a lungo il risultato ottenuto, ecco che la biorivitalizzazione e i filler a base di acido ialuronico vengono di nuovo in soccorso.

In conclusione, questo elenco di tecniche al servizio del nostro volto possono disorientare per la loro complessità, ma in realtà rappresentano gli strumenti che oggi un medico di chirurgia estetica e/o  medicina estetica deve conoscere, quindi diviene, oggi, importante selezionare bene i professionisti e il Centro medico al quale rivolgersi, che devono garantire le tecnologie più all’avanguardia e l’esperienza di chi le impiega.

 

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