Shopping antistress: le creme lifting

Vi starete chiedendo cosa lega le creme lifting allo shopping antistress? La contraddizione è evidente: da una parte si levano lamenti per il prezzo della pasta, per la bolletta del gas o per la difficoltà ad arrivare a fine mese, e dall’altra si scopre che il mercato che riguarda la bellezza e il benessere e nello specifico  quello delle creme lifting viaggia su incrementi molto vicini alla doppia cifra.

Ma perché la gente, che lamenta una situazione economica precaria e un futuro ancora incerto, limita i consumi o quanto meno modifica i comportamenti d’acquisto in un settore primario come quello alimentare, per dedicare maggiori spese a un segmento che potrebbe invece presentare qualche margine di rinuncia?

Prova a rispondere a questa domanda uno studio che proviene da Oltreoceano. A scoprire il legame fra umore e shopping è stato un team di studiosi americani della Harvard University. Sembra che basti sentirsi un po’ giù di morale, tristi e  sconsolati o in crisi con se stessi per mettere mano al portafogli, senza tanti scrupoli ed incertezze. In effetti, in un periodo di crisi e sacrifici, più che nutrire il corpo pare che si voglia cibare soprattutto dello spirito.

I prodotti della cura della persona sono entrati nelle normali abitudini di consumo in quanto appartenenti alla quotidianità dei gesti.  Questo fenomeno ha trasformato il possesso di un prodotto cosmetico in una vera e propria fonte di felicità, il risultato è che si concepisce lo shopping dei prodotti di bellezza come un modo per scaricare le tensioni di una giornata o di un periodo difficile. A questo proposito, le donne sembrano maggiormente propense a comprare prodotti di bellezza, ma anche gli uomini acquistano prodotti legati alla cura del corpo anche se sembrano più portati a cercare il possesso di simboli di prestigio sociale, come strumenti altamente tecnologici es. computer e impianti audio-video.

 

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