Qualche cenno sulla Boswellia

Quando si parla di Boswellia si indicano circa 19 specie di questo arbusto che appartiene alla famiglia delle ‘Burseraceae’ ma la specie utilizzata in erboristeria è la Boswellia serrata che trova il suo habitat perfetto in zone dal clima asciutto.

L’arbusto si presenta ben ramificato e con delle gemme profumatissime ma le proprietà della pianta si trovano nella resina gommosa della corteccia che viene opportunamente tagliata per ricavarne il liquido.La Boswellia serrata ha origini indiane e sta riscuotendo un enorme successo tra gli studiosi perché pare che le proprietà di quest’arbusto siano simili ai farmaci non steroidei che si utilizzano per i malati di artrite.La ricerca è stata fatta in India ma il risultato ha fatto rapidamente il giro del mondo anche perché l’assunzione di estratto di Bonswellia sembra non avere effetti collaterali significativi. La pianta è molto meno tossica dei farmaci tradizionali per curare le malattie reumatiche e viene preferita rispetto ad altri tipi di antinfiammatori della farmacopea convenzionale.È stato accertato che gli acidi boswellici minimizzano la proliferazione dei tessuti infiammati evitando lesione dei tessuti connettivi.

Oltre alle elevate virtù antiartritiche, la Boswellia migliora la circolazione sanguigna e ripristina i vasi deboli.

Gli usi terapeutici della Boswellia serrata

Come precedentemente menzionato, la Boswellia serrata è nota per i sui benefici sui trattamenti dell’artrite.

Il principio attivo della pianta si trova nell’acido boswellico che, oltre all’artrite, riesce ad agire come antinfiammatorio infatti placa anche dolori intensi.I risultati sono significativi anche a livello di riduzione di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

La Boswellia serrata aiuta a combattere le patologie asmatiche ed ha un discreto potere sedativo.Quest’ultimo dato potrebbe essere annoverato in uno dei pochi effetti collaterali dell’acido boswellico ma è il benvenuto, perché grazie a questo ‘difetto’ arreca sollievo al dolore specie nelle malattie reumatiche.

Attualmente, la Boswellia sta ottenendo successo anche per le coliti e le malattia di Crohn.

Dalla Boswellia si estrae l’incenso, sostanza utilizzata nell’intero pianeta per riti e celebrazioni religiose.

L’uso della Boswellia è antichissimo e risale ai tempi dei romani e degli assiri che utilizzavano l’incenso anche nei cosmetici, soprattutto come olio elasticizzante per la cute.L’utilizzo medicinale dell’incenso veniva applicato per curare le secrezioni mucolitiche nei bambini affetti da bronchiti e sinusiti.

Attualmente, l’olio di Boswellia viene usato nei soggetti ansiosi che riequilibrano l’organismo respirando il balsamo.L’olio regola le funzioni dell’epifisi e concilia i ritmi diurni con quelli notturni. Anticamente l’olio di Boswellia veniva chiamato ‘La pozione dei pazzi’ infatti veniva miscelato in dosi massicce al vino che si faceva bere ai condannati a morte per farli stordire. La Boswellia non ha effetti collaterali significativi ma in alcuni soggetti potrebbero verificarsi occasionali episodi di nausea, diarrea eruzioni cutanee.

Fino ad oggi pare che l’estratto di Boswellia si possa assumere anche se si stanno effettuando cure con altri farmaci convenzionali perché non interagisce in modo negativo con essi.

Tuttavia, i pazienti affetti da patologie reumatiche che assumono sia medicinali convenzionali che estratto di Boswellia, devo essere seguiti accuratamente da un medico per verificare se sopraggiungano problematiche.

L’estratto infatti, contiene glucosio, galattosio, fruttosio ed altre sostanze zuccherine che potrebbero arrecare disagio nei pazienti diabetici.

L’acido boswellico può inibire ‘l’enzima C3 e la formazione di 5-lipossigenasi’ ed è basilare che medico curante e paziente rimangano in stretto contatto per valutare eventuali problemi.

Come si utilizza la Boswellia

La Boswellia si assume sotto forma di estratto secco contenente l’olio che ha poteri curativi. Se ne assumono circa 11 mg per ogni chilo di peso corporeo e sempre lontano dai pasti.

Come tutti gli integratori, anche la Boswellia non deve in alcun modo sostituire un regime alimentare bensì deve affiancarlo.

L’estratto viene venduto in erboristeria o nei siti preposti alla vendita, l’importante è che si tratti di canali di vendita affidabili, che precisino accuratamente le dosi da prendere e le controindicazioni poiché, se la Boswellia viene assunta in dosi improprie, potrebbe provocare delle conseguenze, come tutte le piante officinali.

Autore dell'articolo: admin

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